Stefano De Luca (1961) è professore ordinario di Storia del pensiero politico presso l’Università di Napoli-Benincasa. Fa parte del comitato di direzione delle riviste «Storia del pensiero politico» (Il Mulino) e «Rivista di Politica» (Rubbettino).
I suoi interessi di ricerca sono: Liberalismo (storia e teoria), Democrazia, Pensiero politico italiano, Rivoluzione digitale e democrazia. È uno specialista del pensiero politico di Benjamin Constant e di Germaine de Staël.
Tra le sue pubblicazioni:
Il pensiero politico di Constant (Laterza, 1993);
Alle origini del liberalismo contemporaneo (Marco Editore, 2003);
Constant and the Terror (in
The Cambridge Companion to Constant, Cambridge U.P., 2009);
Due concetti di realismo politico: Croce e Volpe di fronte all’Italia liberale (in
Il realismo politico, Rubbettino, 2014);
La traduzione impossibile. Il modello inglese nel costituzionalismo francese (Aracne, 2017);
La dernière Staël. Critica dell’antipolitica e spirito repubblicano (in «Storia del pensiero politico», n. 3/2018);
Tra realismo e utopia. I discorsi parlamentari di Francesco De Sanctis (in «Il Pensiero Politico», n. 1/2022);
Democrazia e rivoluzione digitale: quale futuro? (in «Politics», n. 1/2022);
Data Revolution e democrazia: un rapporto problematico (in «Storia del pensiero politico», n. 3/2022). È autore di 45 voci di argomento politologico nel Dizionario di Filosofia Treccani (2009). Il suo volume
Alfieri politico (Rubbettino, 2017) ha vinto il Premio Capri 2018.
(maggio 2023)