Gabriele Magrin è professore associato di Storia delle dottrine politiche all’Università di Sassari. Tra i suoi ambiti di ricerca: la cultura politica e costituzionale della Rivoluzione francese, la formazione della teoria democratica contemporanea, il periodico riproporsi del mito della democrazia diretta, le degenerazioni populistiche della democrazia, la meritocrazia.
Su questi temi è stato membro di Prin, è intervenuto a convegni, ha pubblicato articoli su riviste scientifiche e ha scritto le monografie
Condorcet: un costituzionalismo democratico, FrancoAngeli, Milano, 2001;
La repubblica dei moderni. Diritti e democrazia nel liberalismo rivoluzionario, FrancoAngeli, Milano, 2007;
Il patto iniquo. Libertà private, pubblica servitù, Diabasis, Parma, 2013; ha curato l’edizione critica
Condorcet. Dichiarare i diritti, costituire i poteri. Un inedito sulla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, Giuffré, Milano, 2011. Tra i suoi lavori più recenti:
Il preludio del dispotismo. Blanc, Proudhon e i progetti di democrazia diretta del 1850-51, «Studi storici», n.4 , 2019, pp. 965-992;
Se Babeuf è democratico. Attualità di una riflessione storica e teorica sul potenziale illiberale della democrazia diretta, «Diacronìa. Rivista di storia della filosofia del diritto», n.2, 2021, pp. 97-128;
Salvemini la scuola del merito e l’uguaglianza immaginaria, in A. Nieddu e R. Sau (a cura di),
Ideologie dell’istruzione. Dal tardo illuminismo a oggi, FrancoAngeli, Milano, 2022, pp. 145-172.
(maggio 2023)