Patricia Chiantera ha conseguito due dottorati: in Germania a Saarbrücken nel 2000 con una tesi su “Von der Avantgarde zum Traditionalismus. Die radikalen Futuristen im italienischen Faschismus (1919-1933)”, e, l’anno prima, presso la Scuola alti studi di scienze della cultura a Modena su “Julius Evola dal dadaismo alla rivoluzione conservatrice 1919-43” (Roma, 2001). Vincitrice di una borsa presso l’ITC Trento nel 2000 e, poi, di una Jean Monnet Fellowship presso l’EUI di Fiesole, ha svolto studi sula storiografia del Novecento, sull’analisi del fascismo e del populismo di destra, e della biopolitica, pubblicando fra l’altro,
Von der Avantgarde zum Traditionalismus. Die radikalen Futuristen im Italienischen Faschismus , Campus, 2002 ;
Delio Cantimori. Un intellettuale del Novecento Roma 2011, e con L. Cedroni
Questioni di biopolitica Roma 2003. Ha vinto diverse borse di studio per le sue ricerche: del CNR, dell’Istituto per gli studi filosofici di Napoli, della DAAD, dell’Istituto Leibniz di Lipsia, dell’Università di Colonia.
È componente del comitato scientifico di «Storia del pensiero politico» e scrive per diverse riviste italiane e straniere. Ha conseguito la posizione di ricercatrice di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bari nel 2002 e, nel 2015 è diventata professore associato. Infine, a Gennaio 2024 è diventata professoressa ordinaria di Storia delle Dottrine Politiche.
I suoi attuali interessi vertono sulla storia dell’internazionalismo liberale, sulla storia della geopolitica e sul populismo.
Tra le sue recenti pubblicazioni
Il pensiero geopolitico Roma 2014,
Animus comune: le lettere di Werner Kaegi e Delio Cantimori (1935-1966), 2020. Nel 2022 ha curato con Giovanni Borgognone
Civilization. Global Histories of a Political Idea per l'editrice Lexingon.