Francesco Berti (1969) è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova. I suoi ambiti di ricerca vertono sul pensiero politico dell’illuminismo italiano e francese, sulle componenti filosofiche e politiche della cultura dei gesuiti iberici espulsi (XVIII secolo), sul totalitarismo e gli stermini di massa del XX secolo, sul pensiero politico dell’ecologia sociale.
Tra le sue pubblicazioni principali:
La ragione prudente. Gaetano Filangieri e la religione delle riforme, CET, Firenze 2003;
La repubblica dei moderni, «Il Pensiero Politico», 1, 2007, pp. 124-135;
Libertà della città, libertà del cittadino: riflessioni sul neo-repubblicanesimo, CLEUP, Padova 2008;
L’uovo e la Fenice. Mario Pagano e il problema della rivoluzione, CEDAM, Padova 2012;
The Two Revolutions and the Nature of Totalitarianism: Vasily Grossman’s Reinterpretation of Bolshevism, in M. Calusio, A. Krasnikova, P. Tosco (a cura di),
Grossmanovskij sbornik. Nasledie sovremennogo klassika, Educatt, Milano 2016, pp. 319-335;
Un «beccarien» avant la lettre? La philosophie pénale de Tommaso Natale, in P. Audegean, L. Delia (a cura di),
Le moment Beccaria. Naissance du droit pénal moderne (1764-1810), Oxford University Studies in the Enlightenment, Liverpool 2018, pp. 205-222;
Purezza e redenzione. Jean-Jacques Rousseau e il diritto naturale, Wolters Kluver / CEDAM, Milanofiori Assago (MI) 2021.
È membro del comitato scientifico del Centro Studi Vasily Grossman di Torino e del Centro Studi Gaetano Salvemini, Napoli.
(maggio 2023)